Per le lesioni in fase acuta in ambito sportivo è possibile intervenire nelle primissime fasi del trauma con il metodo denominato P.R.IC.E. – Protection (Protezione), Relax (Riposo), Ice (Ghiaccio), Compression (Compressione), Elevation(Elevazione). L’acronimo indica 5 fasi di intervento sequenziali che il fisioterapista deve applicare sull’atleta immediatamente dopo l’evento traumatico allo scopo di ridurre in pochissimo tempo i possibili rischi di danni derivanti dall’infortunio.
Una volta accertato l’infortunio sull’atleta il metodo P.R.IC.E. prevede:
1 STEP – PROTECTION (Protezione)
Il primo obiettivo è proteggere la parte lesa da eventuali ulteriori traumi. In funzione del tipo di infortuno e dal grado di protezione che il fisioterapista vuole ottenere può comprendere sistemi di immobilizzazione provvisoria come stecche fino all’uso di tutori.
2 STEP – RELAX /REST (Riposo)
La parte lesa deve rimanere a riposo funzionale, questo non significa che l’atleta debba restare fermo completamente, ma solo che la parte lesa osservi un totale riposo. L’obiettivo in questo step è evitare un sovraccarico funzionale che potrebbe nuocere gravemente alla cicatrizzazione e alla rivascolarizzazione dei tessuti.
3 STEP – ICE (Ghiaccio)
Entro le prime 4 ore dal trauma è fondamentale applicare ripetutamente sulla lesione per almeno 20/30 minuti del ghiaccio. L’obiettivo è limitare l’edema con una vasocostrizione locale e lenire il dolore.
4 STEP – COMPRESSION (Compressione)
In questa fase di prevede l’applicazione di un bendaggio compressivo funzionale per garantire stabilità sulla pressione della zona corporea lesa. Con un buon bendaggio si osserverà inoltre una riduzione del dolore e una rapida risoluzione dell’edema post traumatico.
5 STEP – ELEVATION (Elevazione)
Nello step finale l’arto deve essere sollevato sopra il cuore per le prime 48 ore. Questo permette di evitare il ristagno ematico, migliora l’attività del sistema linfatico e riducendo la pressione sull’edema riduce anche il dolore.
Nell’applicazione del protocollo il fisioterapista osservare alcune regole comportamentali di attenzione:
- Nella gestione dell’infortunio non dovrà perdere il self control mantenendo la sua attenzione ai massimi livelli.
- Mantenere con l’atleta infortunato l’interazione amnesica verificandone lo stato di vigilanza ed orientamento.
- Delineare rapidamente lo schema diagnostico
- Procedere con la corretta applicazione del metodo P.R.I.C.E.